PROVOKE. La provocazione del dissenso
“Provoke” non è soltanto un titolo, ma un invito.
È una provocazione nella provocazione: ribalta il significato che il potere e i media attribuiscono al termine “provocare” trasformandolo da accusa a linguaggio di libertà.
È una provocazione nella provocazione: ribalta il significato che il potere e i media attribuiscono al termine “provocare” trasformandolo da accusa a linguaggio di libertà.
Il progetto esplora la dimensione visiva del dissenso, indagando come la collettività prende forma nello spazio pubblico attraverso gesti, corpi, tensioni. La manifestazione non è raccontata come evento, ma come espressione di presenza: un luogo in cui la voce individuale si unisce a quella collettiva per cercare ascolto.
In un tempo in cui la protesta è spesso ridotta a rumore o fraintesa come disordine, “Provoke” invita a uno sguardo diverso — uno sguardo che riconosce nella piazza un territorio di relazione e trasformazione, dove la visibilità diventa un atto poetico e politico insieme.